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Piccolo

Survivor
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Apprentice

Apprentice (3/14)

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Reputazione Forum

  1. Fermo restando che Am2, Am3, Team Andromeda, Sonic Team dell'epoca, etc, ce li possiamo giusto sognare la notte ormai, trovo che la trovata della polizia in Crazy Taxi possa aggiungere qualcosa al gameplay, se ben fatta. Io ricordo che in CT, gli originali, mancava l'elemento di casualità. Se eri bravo e ti imparavi bene location dei clienti, località della città e percorsi più rapidi potevi andare avanti quasi all'infinito, perché non c'era nessun elemento imprevisto. La polizia potrebbe rappresentare quell'elemento, se ben giocato. Ovviamente non deve snaturare la natura arcade del gioco.
  2. Però SOR4 è di un team esterno ed è un giocone attualissimo e allo stesso tempo super-rispettoso dei prequel. Forse il problema non è esternalizzare ma fare grandi progetti con pochi soldi. A me non lo toglie nessuno dalla testa che il problema dei giochi brutti che citi dipenda dalla diaspora SEGA in era post-Dreamcast. Poi è verissimo che tocca metterci stile e carattere nelle cose. Ma da quello che si può trarre da quei pochi istanti di filmato per me non ci si può esporre né in un senso né nell'altro.
  3. SEGA non poteva più essere quello che era in quel quindicennio che va dall'86 al 2001. Quell'esperienza è finita e il successivo quindicennio le è servito come cambiare per non morire. Ora tocca a noi capire se questa nuova SEGA si sarà omologata col resto del mondo videoludico, diventando il nulla, o se ha mantenuto il cuore della sua essenza.
  4. Mi sembra una posizione fin troppo negativa. Capisco le delusioni passate ma quelle erano figlie di una SEGA in rotta e in collasso, progetti spostati in fretta e furia dal Dreamcast a console che SEGA conosceva poco e male, ricorrendo a second party perché la società era già in profonda ristrutturazione. Oggi ci troviamo di fronte a una SEGA che, dopo 15 anni a leccarsi le ferite e sostenendosi solo grazie a pochissime fortunate IP e tagli in tutti i settori, sembra riaffacciarsi timidamente al mercato che conta. SEGA ha ascoltato i fans, ha messo per un secondo da parte gli smartphone e ha annunciato 5 IP storiche. Ovviamente qualcosa è in pre-alpha (Golden Axe e Streets of Rage su tutti si vede che sono in fase preliminare) ma io credo che non ci sia la minima voglia di ripercorrere i passi di Beast Rider o dei comunque discreti JSRF e CT3 (discreti ma more of the same). Io ho una certa fiducia. E, per carità, capisco pure il timore che Golden Axe rubi qualcosa da God of War ma è anche vero che SEGA non deve e non può ignorare che sono trascorsi 15 anni. Suzuki, che per me ha fatto un ottimo lavoro con Shenmue 3, ha comunque deciso di ignorare l'evoluzione del mercato dei videogiochi e ha pagato con un'accoglienza freddina per il terzo gioco della sua saga. Immeritatamente per me ma tant'è. D'altronde non è la stessa SEGA che ha cominciato a "ispirarsi" a Monster Hunter per il suo PSO2, pur essendo proprio MH il clone di PSO? Sembra assurdo ma la verità è che questa è una SEGA pragmatica che finalmente sta imbroccando qualche politica commerciale. Nel 2023 ho rivisto Sonic spuntare come un fungo da ogni dove e io era dagli anni 90 che non vedevo più bambini che giravano con i pupazzetti di Sonic nei centri commerciali. Per me è una SEGA diversa quella che oggi ci propone questi 5 giochi. Speriamo che sia solo diversa per presenza sul mercato e non per stile. Ma, ripeto, io sono fiducioso.
  5. In che senso? È straordinariamente bello! A me sembra la naturale evoluzione (tecnica) degli ultimi lavori dello studio. Non mi sembra affatto fatto a risparmio. Poi che sia un capitolo di transizione e quindi (forse) più piccolo per contenuti ci sta. Ma onestamente dalle città e dai minigame non sembra neppure così piccolo.
  6. Ma si certo. Il gioco DEVE esserci! Non per niente è un videoGIOCO e, anzi, odio visceralmente il videogame cinematografico iniziato con l'era Playstation e ho sempre considerato SEGA uno degli ultimi baluardi del gameplay. E in Yakuza si gioca indubbiamente tanto. E la parte gameplay è altrettanto indubbiamente curatissima, anche se forse è fatta troppo di tante piccole componenti slegate fra loro (ed è la parte sandbox che normalmente non mi attrae). Ma qui le storie sono veramente di un altro livello rispetto al normale. Non trattano i giocatori come idioti. Sono fatte bene! Non mi stupisce che registi del calibro di Takeshi Kitano abbiano deciso di partecipare come attori nella serie.
  7. Io apprezzo l'anima da picchiaduro 3d e col tempo ho cominciato a trovare intrigante pure quella da sandbox. Però il vero motivo per cui questa serie mi attrae come una calamità è costituito dalle storie. Anzi, di più, da come le storie sono costruite, con complessissime scatole cinesi che vanno districate poco alla volta fino a qualche rivelazione finale che il più delle volte è eccellente. E con le storie includo la caratterizzazione dei personaggi: adulta, raffinata, stratificata. Ed è il motivo per cui un gioco che di base è sempre uguale a sé stesso mi spinge ogni volta a tornare a giocarci. Inutile dire che né questo con Kiryu né il prossimo gioco con Ichiban faranno eccezione.
  8. Metterli in fila è un po' doloroso perché la distanza fra il migliore e il "peggiore" non è poi così tanta. In verità è incredibile come, sebbene sia evidente che per tanto tempo siano andati avanti a braccio senza una vera programmazione, abbiano costruito un universo narrativo interconnesso, profondo e ambizioso. Roba che al MCU dovrebbero prendere appunti. Mi stupisco sempre tantissimo come riescano a costruire trame sempre interessanti, adulte, ben congegnate, con personaggi sempre credibili e a tutto tondo. Storie che non sfigurerebbero se presentate a Cannes e dirette da Beat Kitano. Kamurocho è il vero trait d'union della serie. La vediamo svilupparsi, cambiare, adattarsi al tempo ma anche restare ostinatamente sé stessa. Tornare là ogni volta è come tornare a casa. Una sensazione di familiarità che solo Shenmue aveva restituito. Quindi ho voluto fare la classifica ma un po' mi sento in colpa perché per me è sempre lo stesso gioco che ci accompagna nel tempo.
  9. Ormai sono trascorsi alcuni anni da quando vi dissi che avevo iniziato a giocare gli Yakuza e finalmente posso finalmente affermare di aver concluso la saga principale (to date). E ho cominciato Judgment. Ma penso di poter già stilare una classifica temporanea dal più bello al più brutto, secondo me. Diciamo che è una classifica ponderata, che tiene conto di grafica, trama e giocabilità. Tengo conto fino ad un certo punto degli anni in cui sono usciti. 1) Yakuza 4 2) Yakuza 0 3) Yakuza 6 4) Yakuza 7 5) Yakuza Kiwami 2 6) Yakuza 5 7) Yakuza Kiwami 8 ) Yakuza 3 Posso dire di essermi innamorato della trama dello 0, di aver amato l'enormità del 4, di essermi goduto la bellezza visiva del 6. Temevo per le caratteristiche da rpg del 7 ma invece devo ammettere che sono state ben implementate senza snaturare particolarmente lo stile della serie. Il Kiwami 2 ha una grafica sbalorditiva come quella del 6 ma come per il Kiwami 1 perde un po' per meccaniche e trama (che forse sono ancora un po' ingenue e acerbe). Il 5 e un gioco di transizione. Siamo ancora sull'onda del 4, prova a mettere qualche novità ma non sembra particolarmente ispirato. Comunque tutti ampiamente ancora in positivo per giudizio complessivo. Cosa che, ahimé, non posso dire del 3. Intanto è un gioco che, a differenza del 4 che regge botta benissimo, ha grafica e meccaniche legnose per cui un aggiornamento Kiwami sarebbe stato necessario. Ma al di là di aver apprezzato lo sforzo di cambiare ambientazione, la trama non riesce mai a decollare veramente. Ammetto di aver fatto fatica a finirlo. Per quanto riguarda Judgment, a dire il vero meriterebbe di essere inserito in pieno nella classifica, essendo praticamente una variazione sul tema di Yakuza, anche più fedele all'originale del 7. Ma complice il fatto di averlo appena iniziato ho deciso di postare la mia classifica fin da subito. Poi ci aggiungerò anche i due Judgment, a tempo debito, fra un anno o due.
  10. Shenmue, il cui terzo titolo oggi mi ritrovo a difendere con le unghie e con i denti, per me non era neppure nella top 5 dei migliori giochi Dreamcast. Anche per me il gioco per eccellenza di quel periodo fu PSO. Ricordo bene quanto fossi titubante e le riserve con cui lo accolsi. Insomma, da amante della saga jrpg iniziata nel 1987 un gioco online action, che non era un seguito di Phantasy Star 4 e che non era neppure ambientato sugli stessi pianeti protagonisti veri e unici della saga, mi destabilizzava. Ma quel gioco fu una rivoluzione così importante sotto tutti i punti di vista (il multiplayer online a istanze, il sistema di comunicazione, il protocollo di rete iper-efficiente che faceva sembrare un modem 33.6 un'adsl di 10 anni dopo e tanto altro) che cancellò ogni dubbio e mi conquistò totalmente. Fu un gioco così straordinariamente importante per l'industria e il futuro del settore che solo la totale incompetenza e malafede della critica dell'epoca e di adesso può non farne parlare come uno dei 10-15 caposaldi assoluti della storia del videogioco.
  11. Streets of Rage potrebbe venirne fuori qualcosa di epocale, se ben fatto. Yakuza che te lo dico a fa? Gli altri due... beh, diciamo che sono curioso.
  12. Ma sul serio? Sono già stati annunciati? 😲
  13. Visto anche io finalmente! Molto carino anche questo! E poi quell'apertura da Sega Cinematic Universe fa sognare! Sarebbe un sogno veder nascere un brand!
  14. Ma sapete cosa? Se per Suzuki e Shenmue è stato e sarà un po' in salita, per Yakuza non ci tange proprio l'atteggiamento negativo della stampa o il fatto che la serie non sia sulla bocca di tutti. Ne hanno annunciati 3. La serie va a gonfissime vele e la qualità non ne ha mai risentito. L'unico "danno" per noi è stato non vederlo mai doppiato in italiano. Poco male.
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