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Che senso ha recensire i giochi se non si pagano?


Ospite Utente cancellato 113

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Ospite Utente cancellato 113

Questo è in sintesi il succo di questa recensione su halo infinite

 

https://www.giantbomb.com/reviews/halo-infinite-review/1900-800/

 

Da quand'è che un recensore di videogame pensa che il suo mestiere sia fare consigli per gli acquisti come se ti stesse consigliando una lavatrice?

Certo spiega che recensione " critica" e recensione " consigli per gli acquisti" non sono la stessa cosa e la prima può esistere anche con i giochi gratis. Il punto è che la seconda non dovrebbe esistere essendo implicita nella recensione critica di un videogioco. Recensione che non dovrebbe mai tener conto del prezzo.

 

Un recensore dovrebbe valutare la qualità di un titolo e fine. Magari avendo l'esperienza e le conoscenze per raccontarti aneddoti sul gioco stesso, sul game design, sugli autori. Parlare del gioco con un occhio critico diverso che magari ti porta a vedere o capire il gioco o una sua componente come non avevi mai pensato. Dovrebbe riuscire a creare discussioni e pareri.

Ed invece si riduce tutto ad un banale, quanto triste consiglio per gli acquisti, una questione di rapporto prezzo/bho " allora dura tot ma costa troppo, dura poco ma costa poco, la qualità? bho che importa tanto non si paga, provalo"

 

Da quand'è che questo media è diventato solo una questione di prezzo?

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Le recensioni per i videogiochi non esistono più da un pezzo, ammesso che siano mai esistite… al massimo c’è qualcuno che ci mette un po’ più di passione e competenza rispetto ad altri, ma finisce lì.

 

Come sempre io vado a naso e molti dei giochi che ho amato di più, sono “robaccia” per gli esperti.

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Ma le recensioni non sono valutazioni di mercato.

Si fanno per i film, i libri, la musica….

 

anche io sarei per ignorare totalmente il prezzo.

Quelli sono conti che ognuno si fa con le sue tasche.

Ogni volta che leggo “bello ma a prezzo pieno…” o “considerando anche il prezzo budget possiamo perdonargli che…” mi cascano le balle

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Per le mie esperienze tra i vari forum e varie recensioni, è sempre stato un problema di rapporto prezzo/durata.

Quante volte anche qui si è detto “ eh ma dura solo 4 ore, 70 euro sono troppi” nonostante magari le recensioni fossero entusiaste?

 

le stesse cose era possibile trovarle anche in qualche recensione direttamente, addirittura leggere nei commenti finali che conviene aspettare sconti a comprare il gioco perché a prezzo pieno non ne vale la pena per la durata

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Ospite Utente cancellato 113

Ma le recensioni non sono valutazioni di mercato.

Non dovrebbero esserlo ma sentendo il tizio dell'articolo che si chiede che senso abbia recenesire halo se tanto lo può provare chiunque a pochi spicci evidentemente l'approccio generale dei recensori di questo media è quello di fare un tristissimo consigli per gli acquisti.

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Perché quando è nata la critica videoludica su riviste rivolte per lo più a un pubblico adolescente e perciò squattrinato, si riteneva giusto informare i lettori sul prodotto su cui avrebbero speso i loro soldi (prima di Internet non sapevi praticamente nulla di nulla su un gioco prima della sua uscita). Era roba quasi amatoriale e molto acerba e il modello, per tutta una serie di motivi, è rimasto quello, anche oggi che quel tipo di recensione non serve più perché di un gioco sai già tutto e basta guardare dieci minuti di gameplay per capire se può piacerti o meno. Infatti sono inutili e non le legge nessuno neanche gratis, a parte forse il boxino riassuntivo e il voto che gli utenti usano per fare caciara su internet e i publisher per farci i trailer di lancio.

 

Però di gente che parla in maniera più o meno analitica e competente di videogiochi ce n'è a volontà (spesso mi sembra più gente che si autocertifica come critica, analitica e competente che altro, ma vabbè), solo che lo fa fuori dagli spazi dedicati alle recensioni.

 

Il discorso che fa l'autore dell'articolo lo trovo molto condivisibile e mi sembra un attimino più complesso del "non ha senso recensire quando il gioco è gratis".

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Per le mie esperienze tra i vari forum e varie recensioni, è sempre stato un problema di rapporto prezzo/durata.

Quante volte anche qui si è detto “ eh ma dura solo 4 ore, 70 euro sono troppi” nonostante magari le recensioni fossero entusiaste?

 

le stesse cose era possibile trovarle anche in qualche recensione direttamente, addirittura leggere nei commenti finali che conviene aspettare sconti a comprare il gioco perché a prezzo pieno non ne vale la pena per la durata

Una valutazione che umanamente ognuno si fa per i fatti suoi.

Ci sta che tizio x voglia comprare/ non comprare un gioco perché costa troppo o dura poco. Ma non sono parametri assoluti.

 

un gioco di merda resta merda pure regalata.

Il capolavoro della vita mille euro non c’è li spendo comunque…. O forse sì… e comunque saranno cazzi miei.

 

chi valuta un’opera non dovrebbe basarsi su questo.

Il rapporto qualità prezzo lo puoi fare su un trattore, una macchina, il televisore, la console stessa….

Ma su un software, un’opera d’astrazione… non ha davvero senso.

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Ospite Utente cancellato 113

Già che li definiamo giornalisti è un problema. Un giornalista è laureato ed iscritto all’albo, chi da voti ai vg nella stampa è al massimo un reporter amatoriale.

Essere laureato ed iscritto per quanto mi riguarda non ti qualifica come giornalista é quello che scrivi e come che lo fai, che tu abbia o meno un pezzo di carta.

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Le recensioni per i videogiochi non esistono più da un pezzo, ammesso che siano mai esistite… al massimo c’è qualcuno che ci mette un po’ più di passione e competenza rispetto ad altri, ma finisce lì.

 

Come sempre io vado a naso e molti dei giochi che ho amato di più, sono “robaccia” per gli esperti.

Mi fai qualche esempio?

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Mi fai qualche esempio?

Knack

Assault Suite Leynos

Contrast

How to survive

The Flame in The Flood

 

I primi che mi vengono in mente, ma ce ne sono tantissimi magari piccoli che manco ricordo il nome.

 

E non è neanche un discorso sul voto “corretto ” che non significa niente… ma proprio di attenzione, con magari poche recensioni che sono per lo più un ”dai fai veloce che abbiamo il nuovo cod da recensire”

 

Se io con Knack mi diverto, più che con giochi blasonati, perché dovrei dare peso a delle recensioni che lo “sconsigliano” come dice il topic starter?

Modificato da Ergozigoto
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Knack

Assault Suite Leynos

Contrast

How to survive

The Flame in The Flood

 

I primi che mi vengono in mente, ma ce ne sono tantissimi magari piccoli che manco ricordo il nome.

 

E spesso non è neanche tanto un discorso sul voto “corretto” che non significa niente… ma proprio di attenzione, con magari poche recensioni che sono per lo più un ”dai fai veloce che abbiamo il nuovo cod da recensire”

 

Comprensibile ma poco utile per le mie esigenze.

ok grazie ero curioso.

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Le recensioni sono soggettive ma come sempre si basano su parametri oggettivi e questo vale anche per i film ad esempio.

Basandosi su tali parametri oggettivi in linea di massima si può fare un discorso di qualità/prezzo a mio parere.

Quando però vedi indie bellissimi venduti a due spicci e tripla AAA che fanno cagare venduti a 80 euro capisci che il prezzo dipende anche da altri fattori come il marketing ad esempio,che però esula dalla qualità intrinseca.

Certamente tutte queste valutazioni le fa una persona in carne e ossa dalla quale puoi benissimo dissentire quindi alla fine l'idea te la devi fare tu.

Insomma non se ne esce.

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Sono cresciuto nell'era dove le riviste tenevano in conto anche del costo dei giochi, alla fine è uno dei tanti parametri.

Premesso che non c'è mai stata una critica videoludica seria che istruisse il popolo videoludico a giocare bene e ad apprezzare i veri lavori artistici (altrimenti altro che fortnite, dlc e gamepass), le recensioni son sempre servite come consigli per acquisti dall'inizio, per poi trasformarsi in meri annunci pubblicitari con l'era playstation, per poi peggiorare ancora nel medioevo ps360wii, con le votazioni in base al contaore e la cultura dell'hype.

 

Personalmente se avessi seguito la stampa attuale, mi sarei perso forse il 70% di quello che ho giocato in questa gen.

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Questo è in sintesi il succo di questa recensione su halo infinite

 

https://www.giantbomb.com/reviews/halo-infinite-review/1900-800/

 

Da quand'è che un recensore di videogame pensa che il suo mestiere sia fare consigli per gli acquisti come se ti stesse consigliando una lavatrice?

Certo spiega che recensione " critica" e recensione " consigli per gli acquisti" non sono la stessa cosa e la prima può esistere anche con i giochi gratis. Il punto è che la seconda non dovrebbe esistere essendo implicita nella recensione critica di un videogioco. Recensione che non dovrebbe mai tener conto del prezzo.

 

Un recensore dovrebbe valutare la qualità di un titolo e fine. Magari avendo l'esperienza e le conoscenze per raccontarti aneddoti sul gioco stesso, sul game design, sugli autori. Parlare del gioco con un occhio critico diverso che magari ti porta a vedere o capire il gioco o una sua componente come non avevi mai pensato. Dovrebbe riuscire a creare discussioni e pareri.

Ed invece si riduce tutto ad un banale, quanto triste consiglio per gli acquisti, una questione di rapporto prezzo/bho " allora dura tot ma costa troppo, dura poco ma costa poco, la qualità? bho che importa tanto non si paga, provalo"

 

Da quand'è che questo media è diventato solo una questione di prezzo?

Leggendo l'ultima frase le esclusive Sony sarebbero tutte con voto basso mentre i fortnite con voto alto.

 

Inviato dal mio BLA-L09 utilizzando Tapatalk

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  • Amministratore

Sempre stato convinto che il prezzo è un parametro fondamentale anche in sede di recensione.

 

Non si possono trattare tutti i videogiochi come se fossero opere, così come le opere fatte a videogioco rimangono pur sempre videogiochi.

 

Edit: più che alla musica od al cinema io abbino il videogioco alla cucina.

Modificato da theVeth
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Se torniamo indietro "storicamente" si scopre che non è nemmeno un fenomeno attuale... Myst all'epoca fu massacrato dalle recensioni, salvo essere consacrato dal grande pubblico (e successivamente rivalutato dalla stampa)... Ecco forse oggi questo non so se potrebbe accadere
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Infatti, anch'io ricordo giochi massacrati come appunto Myst e D, solo perchè duravano 2 ore.

 

O la caccia alle streghe fatta contro i giochi arcade in tempi più recenti, che di fatto ha decretato la scomparsa di interi generi (che poi abbiamo rivisto rimasticati in modo più o meno amatoriale negli indie, quest'ultimi invece trattati come doni divini dalla stampa :asd: ).

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