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Considerazioni sul finale di TLOU2 [ENTRATE SOLO SE AVETE FINITO IL GIOCO]


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Ospite Utente cancellato 36

Dico solo che trovo ingiustificato aver osannato, a questo punto, in maniera così maestosa, la trama. Proprio non lo trovo giustificato. Ora capisco in parte perché c'è stata così tanta merda. Nonostante la montagna di haters, in ogni caso si trovano davvero degli spigoli fastidiosi sul finale che ti fanno riflettere e ti lasciano amareggiato, non tanto per come è realizzato il finale, ma piuttosto per come è stato scritto in maniera assolutamente...prevedibile. Il messaggio che ho letto è stato quello che per tutta la durata del gioco mi sono augurato di NON vivere. E invece è esattamente quello che è successo. Alla fine assecondare la propria sete di vendetta è ciò di cui hai bisogno? No, evidentemente no. E infatti ND sul finale NON ti permette di uccidere Abby. Cosa che immaginavo fin dal principio semplicemente perché lo davo per scontato, predicibile, pronosticatile. E da un team come ND che mi ha riempito di plot twist dall'inizio fino a tre quarti di gioco, non mi aspettavo un finale così. Il punto è che se non mi permetti di ucciderla, decisione che avrei altrettanto trovato scontata, ND non ti da altre interpretazioni a riguardo. Non la uccidi, non ti uccide. Ah, ok. E poi? Perintanto dico questo. Aspetto qualche vostra opinione per aggiungere il resto. Un gioco con un gameplay paurosamente solido e moderno, con meccaniche pad alla mano semplicemente next gen, eppure mi rendo conto che non c'è assolutamente stata una stessa diretta e proporzionale evoluzione nella scrittura della storia e nell'evoluzione dei protagonisti. L'ho vissuto come uno stallo. Il primo mi aveva lasciato due protagonisti memorabili, ora ho finito un titolo dove non sono riuscito a identificare nessuno che possa essere ricordato allo stesso modo, se non rifacendomi al primo episodio e a chi erano nel primo gioco. La storia c'è, eccome, ma non l'ho trovata impattante come quella del primo. Secondo me il problema di TLOU2 è e sarà la scrittura e la trama, e questo è un grosso punto di domanda, specie considerando che erano tutto nel primo episodio.

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Ospite Utente cancellato 36
Inoltre potrei sbagliarmi anzi sicuramente mi sbaglio ma, dopo aver ascoltato determinati dialoghi, aver analizzato tutte le card finora raccolte, dopo aver vissuto in prima persona il flashback al museo, credo che ND col prossimo IP affronterà la questione del transumanesimo. Magari attraverso una storia sempre single player story driven ambientata in parte sulla terra e in parte nello spazio alla ricerca di qualcosa o di qualcuno. Siamo ben oltre quindi il fake leak, dove confermo che il gioco non è assolutamente un manifesto di sinistra pro LGBT, proprio in alcun modo. Forse non hanno voluto fare il passo più lungo della gamba, non hanno voluto rischiare ma, per quando sarà uscito il nuovo IP, a mio avviso approfondiranno tematiche molto più scottanti.
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Ospite Ste_84

Basta non entrare nel topic!

Si, raga, però occhio con ste robe mentre il titolo è ancora in gioco.

Per sbaglio uno può capitare e trovarsi dentro e leggere tutto quanto.

Lo lascio dopo consultazione, ma è mooolto pericoloso come topic

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la spiegazione è quella che ho pensato Io....un attimo ed ellie avrebbe ucciso abby,ma il ricordo di joel felice l’ha fermata,gli ha permesso di perdonare e continuare con la sua vita.infatti prima i suoi ricordi di joel erano nel momento in cui veniva ucciso.per me un finale poderoso,nn scontato e coraggioso.non banale dove alla fine nessuno vince.in una odissea di questo tipo tutti perdono qualcosa e vincitori nn ce ne sono.certo avrei voluto vedere abby morta,ma forse meglio cosi...per una volta ellie ha avuto pietà e questa pietà le permetterà di ricominciare.riguardo abby impossibile condannarla nonostante tutto.pensandoci penso che tutti avremmo fatto come lei e sopratutto durante i tre giorni in cui si impersona si conosce una ragazza che nn ai arrende,fedele e che fa di tutto per aiutare le persone a cui tiene.ammirevole quando prima va a cercare il rimedio per amputare il braccio a nora e poi quando l’accompagna per riportare indietro lev....e li poteva fregarsene...e come biasimarla in quel caso?alla fine ellie e abby nn sono tanto diverse.nota personale:mi dispiace per dina.una ragazza sincera ma che purtroppo alla fine è quella che paga la giusta e normale voglia di ellie di chiudere tutto con quella faccenda.indimenticabile.in un mondo dei vg dove il buon vince sempre e dove c’è sempre un vincitore abbiamo un capolavoro che nn sono nn ha vincitori,ma fondamentalmente son tutti buoni e cattivi.un titolo che personalmente nn dimenticherò mai...per le sensazioni che mi ha regalato.nn dimenticherò mai la parte finale quando impersonando abby si deve combattere ellie.ero quasi propenso a spengere tutto e manco finirlo...un titolo che nn sono ti fa combattere in game,ma che per la prima volta mi ha fatto combattere dentro di me,lasciandomi tante domande e sensazioni contrastanti di amore/odio verso i personaggi...nn so se capite cosa intendo.inarrivabile

Grazie ND

 

Modificato da 55R77
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Io l'ho trovato un ottimo finale sinceramente.. c'è stato un momento in cui ho pensato che addirittura il gioco potesse concludersi con la morte sia di Ellie che di Abby, ma sarebbe stato troppo. Il fatto che Ellie decida di abbandonare tutto per seguire la vendetta ce lo giustificano in tutte le maniere, buttandoci in mezzo pure lo stress post-traumatico che ci sta tutto, per cui niente di scandaloso, così come niente di scandaloso il fatto che alla fine abbia risparmiato Abby: è stato ad un passo dall'ucciderla, salvo poi realizzare grazie a Joel all'ultimo che ucciderla non avrebbe cambiato nulla e che non ne valeva la pena. Ho trovato poi azzeccata la scena finale, di Ellie che lascia la chitarra di Joel nella casa come simbolo che ormai la sua morte per lei è superata e che può finalmente provare ad andare avanti sul serio, e soprattutto il fatto che tornando a casa la trova vuota, questo per simboleggiare che, giustamente, la sete di vendetta ti porta via tutto solo per inseguire una cosa che ti farebbe stare meglio solo in quell'istante o poco dopo, ma che poi comunque non andrebbe a colmare quel vuoto lasciato dalla scomparsa della persona amata.

 

In tutto ciò, ci sono alcune forzature che non mi sono piaciute particolarmente:

1) Mi spiegate come cavolo fa Tommy a non morire visto che Abby gli ha sparato in testa? Quest'uomo ha 1000 vite eh: prima gli spaccano la faccia a suon di mazzate e sopravvive, e vabbè, poi gli sparano pure in testa e sopravvive uguale, e che è superman? :asd:

2) La casa di Ellie e Dina.. ora, tutto quello che volete, ma mi spiegate come cavolo fanno a costruirsi dal nulla quello che è a tutti gli effetti un piccolo angolo di paradiso? Una fattoria isolata, autosufficiente, con i mostri che non esistono più e che non fanno più preoccupazione, tanto ci sono le recinzioni a prova di bomba :asd: Cioè pure a Jackson dovevano fare in continuazione spedizioni per uccidere un pò di mostri per evitare che si avvicinassero troppo, là invece tutto ok. Bah

3) La più grande forzatura di tutti a mio parere: Abby che non uccide Ellie e Dina.. cioè ma porca miseria, quando hai ucciso Joel hai scelto di risparmiare Ellie perchè non ti aveva fatto nulla, ma la conseguenza di questa scelta è stata che ovviamente lei ha scelto di vendicarsi e ti ha ucciso tutti i tuoi amici.. questo dovrebbe spingere qualunque persona a volerla far fuori non solo per sete di vendetta, ma anche per evitare che in futuro possa riprovare a darti la caccia sul serio, e invece basta uno sguardo del ragazzino/a per ripensarci e per lasciarli andare, minacciandoli semplicemente di lasciare Seattle. Ma perchè? Ma cos'è? :asd:

 

Queste sono forzature che non vanno ad inficiare la qualità della trama, sia chiaro, ma pur sempre di forzature stiamo parlando, e potevano essere gestite diversamente secondo me. Poi vabbè, per far vincere Ellie nello scontro finale si sono dovuti inventare quel modo per far indebolire enormemente Abby, altrimenti le faceva il mazzo di nuovo.. cioè ma avete visto che bestia era? :asd: Che poi sbaglio o i prigionieri hanno detto che era infetta? Se è vera sta cosa, è una roba veramente importante e non so come la gestiranno.. spero che non tirino fuori la storia che è immune come Ellie, perchè altrimenti si buttano la zappa sui piedi. Ellie invece immagino che ritornerà a Jackson in cerca di Dina, e sono curioso di capire se riferirà a Tommy che ha risparmiato Abby e nel caso come reagirà lui

 

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DISCLAIMER: le mie sono impressioni da spettatore non pagante, quindi valgono quello che valgono (zero o giù di lì)

 

[spoiler=Spoiler sul finale]

Il gioco è sicuramente uno dei best in class.

Lasciando da parte le iperboli sulla maturità del medium, finalmente il videogioco diventa arte, coraggio inaudito, opera che trascende i confini e bla bla bla, che sono una roba che, da parte del giocatore, sembra una scusa per dire alla mamma "No, non sto perdendo tempo. Sto arricchendo la mia persona" e, da parte dei giornalisti, "Guardate che anche io faccio un lavoro serio!!!" (ma pensa se le canzonette me le recensisse Roland Barthes)(cit.)

I 10/10 ci stanno tutti (sempre che valgono quel che valgono) (cioè zero o giù di lì)

 

Io un paio di appunti ce l'avrei:

- La scintilla che scatena la vendetta di Abby mi pare deboluccia (oltretutto, Abby fa parte di un'organizzazione che ha già molte rogne con i Serafiti e decide di rischiare di mandare 8 persone, tra cui un medico e un chirurgo, per soddisfare una sciocca sete di vendetta. Bah.)

 

- Il ritmo della narrazione mi è sembrato un po' troppo lento. Cioè, molto del tempo che si passa a controllare Abby sembra quasi non avere una motivazione, è tutto raccontato dopo, troppo diluito (detto questo, il personaggio di Abby mi è comunque piaciuto un casino)

 

- Anche la sete di vendetta di Ellie, dopo che si è costruita una famiglia e vive una vita più o meno tranquilla (capisco che terapeuti e psicofarmaci non siano così diffusi in un mondo post apocalittico) mi è sembrata un po' forzata.

 

- La parte di Santa Barbara mi è sembrata totalmente superflua, sia a livello i narrazione che di gameplay. Imho, dopo il teatro, si poteva chiudere allo stesso modo senza dover affrontare ancora scontri con una fazione che nasce e muore lì.

 

Comunque, nel complesso, molto ma molto bello

 

postilla sul gameplay: era particolarmente scarso quello che ho visto giocare io, oppure, ogni volta che si viene beccati durante una fase stealth, spawna sempre e comunque un nemico alle spalle?

 

 

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DISCLAIMER: le mie sono impressioni da spettatore non pagante, quindi valgono quello che valgono (zero o giù di lì)

 

[spoiler=Spoiler sul finale]

Il gioco è sicuramente uno dei best in class.

Lasciando da parte le iperboli sulla maturità del medium, finalmente il videogioco diventa arte, coraggio inaudito, opera che trascende i confini e bla bla bla, che sono una roba che, da parte del giocatore, sembra una scusa per dire alla mamma "No, non sto perdendo tempo. Sto arricchendo la mia persona" e, da parte dei giornalisti, "Guardate che anche io faccio un lavoro serio!!!" (ma pensa se le canzonette me le recensisse Roland Barthes)(cit.)

I 10/10 ci stanno tutti (sempre che valgono quel che valgono) (cioè zero o giù di lì)

 

Io un paio di appunti ce l'avrei:

- La scintilla che scatena la vendetta di Abby mi pare deboluccia (oltretutto, Abby fa parte di un'organizzazione che ha già molte rogne con i Serafiti e decide di rischiare di mandare 8 persone, tra cui un medico e un chirurgo, per soddisfare una sciocca sete di vendetta. Bah.)

 

- Il ritmo della narrazione mi è sembrato un po' troppo lento. Cioè, molto del tempo che si passa a controllare Abby sembra quasi non avere una motivazione, è tutto raccontato dopo, troppo diluito (detto questo, il personaggio di Abby mi è comunque piaciuto un casino)

 

- Anche la sete di vendetta di Ellie, dopo che si è costruita una famiglia e vive una vita più o meno tranquilla (capisco che terapeuti e psicofarmaci non siano così diffusi in un mondo post apocalittico) mi è sembrata un po' forzata.

 

- La parte di Santa Barbara mi è sembrata totalmente superflua, sia a livello i narrazione che di gameplay. Imho, dopo il teatro, si poteva chiudere allo stesso modo senza dover affrontare ancora scontri con una fazione che nasce e muore lì.

 

Comunque, nel complesso, molto ma molto bello

 

postilla sul gameplay: era particolarmente scarso quello che ho visto giocare io, oppure, ogni volta che si viene beccati durante una fase stealth, spawna sempre e comunque un nemico alle spalle?

 

 

Assolutamente no, i nemici semplicemente vengono da dove stavano e ti aggirano. Nessun nemico appare improvvisamente solo perchè vieni visto :sisi:

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In tutto ciò, ci sono alcune forzature che non mi sono piaciute particolarmente:

1) Mi spiegate come cavolo fa Tommy a non morire visto che Abby gli ha sparato in testa? Quest'uomo ha 1000 vite eh: prima gli spaccano la faccia a suon di mazzate e sopravvive, e vabbè, poi gli sparano pure in testa e sopravvive uguale, e che è superman? :asd:

 

 

In casi fortunati, si può sopravvivere a un colpo in testa. Molto probabile che il proiettile non abbia fatto danni cerebrali importanti (anche se, comunque, i segni li ha lasciati). Inoltre parliamo di un 9mm, il quale fa danni mooolto ridotti rispetto ad altri calibri. Se gli avesse sparato con la Revolver, ad esempio, l'avrebbe ucciso.

 

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Ospite Utente cancellato 90

 

sono state dette tante cose, molte le condivido altre meno.

Ora è tardi per dilungarmi in una disamina più ampia, però voglio dire che a me ha colpito un casino il fatto delle dita perse. Banalmente ti rendi conto di come un attimo di vita vissuta ti toglie a caso due dita, che ci sta, però quella cavolata ti toglie per sempre la possibilità di rievocare ricordi importanti già solo perché non riesci più a fare gli accordi.

 

Ti accorgi veramente che la ricerca spasmodica della vendetta ha un costo molto più alto di quel che effettivamente vale.

 

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In casi fortunati, si può sopravvivere a un colpo in testa. Molto probabile che il proiettile non abbia fatto danni cerebrali importanti (anche se, comunque, i segni li ha lasciati). Inoltre parliamo di un 9mm, il quale fa danni mooolto ridotti rispetto ad altri calibri. Se gli avesse sparato con la Revolver, ad esempio, l'avrebbe ucciso.

 

 

Si lo sapevo anch'io, ma trattasi comunque di una grossa forzatura, sto qua tiene 400 vite, altro che le vite dei gatti

 

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sono state dette tante cose, molte le condivido altre meno.

Ora è tardi per dilungarmi in una disamina più ampia, però voglio dire che a me ha colpito un casino il fatto delle dita perse. Banalmente ti rendi conto di come un attimo di vita vissuta ti toglie a caso due dita, che ci sta, però quella cavolata ti toglie per sempre la possibilità di rievocare ricordi importanti già solo perché non riesci più a fare gli accordi.

 

Ti accorgi veramente che la ricerca spasmodica della vendetta ha un costo molto più alto di quel che effettivamente vale.

 

 

Concordo pienamente, quella scena mi ha proprio distrutto totalmente, specie quando ripensi alla Ellie spensierata del primo capitolo e dell'inizio del secondo, senza contare flashback ecc. Poi pensi anche alla promessa fatta a J.J e... boh, ti si spezza il cuore. Sensazioni così le ho provate solo in RDR2, quando

 

 

[spoiler importante RDR2]

 

 

Arthur scopre di avere la tubercolosi, e vedi praticamente il PG che tanto hai apprezzato spegnersi totalmente, per poi cambiare il proprio modo di vedere le cose e lasciarsi tutto alle spalle, in cerca di redenzione o cambiamento. Questa cosa imho l'ho rivista anche in Ellie nell'ultima scena, e boh... non ce la faccio, 2 botte emotive così in manco un anno e mezzo di distanza sono pesanti, e ora deve uscire anche il remake di Mafia 1.

Ma sinceramente? BEN VENGANO I GIOCHI SCRITTI COSI' DA DIO.

 

[automerge]1593430907[/automerge]

 

Si lo sapevo anch'io, ma trattasi comunque di una grossa forzatura, sto qua tiene 400 vite, altro che le vite dei gatti

 

 

Boh ho visto di peggio, imho è stato quasi più forzato il salvataggio di Joel dopo che aveva perso non si sa quanto sangue

 

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Ospite Utente cancellato 90

[spoiler=Disamina estesa]dunque eccomi qui, ad investire qualche minuto per una valutazione più ampia.

 

Che dire, lato gameplay è stata un'esperienza estremamente soddisfacente quindi sorvolo oltre per concentrarmi un po' sulla trama.

 

Parto col dire che questo gioco si prefigge alcuni obiettivi narrativi e devo dire che li espone in modo egregio.

Questi obiettivi sono:

 

- la relatività del concetto di buono e cattivo nella vita, infatti si punta a far capire come il proprio punto di vista non è necessariamente corretto e veritiero in senso assoluto solo perché secondo noi appare tale, bensì bisogna imparare a mettersi nei panni del prossimo e riflettere maggiormente sulle conseguenze delle nostre azioni.

 

- sviscerare le ripercussioni psicologiche ed emotive di eventi traumatici e cavolo se l'hanno fatto bene, specie con i flash di Ellie.

 

- far riflettere su come alcuni contesti estremi che ci porterebbero a reputare "normali" dei comportamenti brutali, sono in realtà frutto di una nostra scelta morale e personale, e non qualcosa che è così perché è più grosso di noi e dove l'adeguarsi è in qualche modo giustificato.

 

 

Personalmente reputo tutti questi temi estremamente pertinenti con quello che è the last of us a livello di universo di gioco o della caratterizzazione dei personaggi, quindi non ho visto forzature o simili a livello di trama.

 

Alcune scelte minori mi lasciano un pochino più perplesso a livello di scrittura, per esempio, si nota come hanno trasportato in game alcune questioni narrative, tipo abby e le sue vertigini, quindi ritrovi emozioni constanti e trasversali, tuttavia in altri "traumi" si passa dal massacrare mezzo mondo a cuor leggero (che ci sta alla fine il gioco quello è) per poi farsi le paranoie se muore un certo personaggio e questa cosa crea uno scollamento un po' evidente, mi sarei aspettato magari dei commenti del personaggio durante le fasi di gameplay, in cui si potesse percepire comunque quel tipo di consapevolezza delle proprie azioni.

 

Ecco questa forse è la cosa che più mi ha stranito, più della pistolettata di tommy o del braccio di Yara fresco di operazione a bagno nel mare che comunque è un briciolo contestualizzato con quel "occhio a non bagnarlo" e la risposta "troppo tardi".

 

 

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Ospite Utente cancellato 260

Finito anche io.

 

Il gioco è un capolavoro e riprende tantissimi temi del primo Red Dead Redemption.

Il problema è di filtro, perché se RDR ti lascia credere che possa esserci una sorta di onore nella morte, un percorso, The Last of Us ti fa capire che è un attimo e basta. Poi c'è ciò che accade dopo, i comportamenti degli altri, le conseguenze e le responsabilità. Ma la vita è tutto ciò che abbiamo e spenderla non nel ricordo, ma nella rabbia, cercando di toglierla agli altri è una idiozia senza fine. Non c'è soddisfazione nel prendere, ma nel dare. Il combattimento finale è un colpo al cuore, Ellie e Abby sono due carcasse divorate da quella follia che avevano intrapreso, le loro scelte di vita le hanno portate a perdere tutto e per cosa?

La parte più bella è proprio quando Abby - dopo un ribaltamento di fronte spettacolare e che rimarrà nella storia di questo medium - finalmente rivede il padre in sala operatoria: non nel momento in cui ha ucciso Joel, ma dopo aver salvato Lev e Yara. Quella è la serenità. Quello è l'unico sacrificio che ha senso.

Non è un gioco solo sul ciclo della violenza ma anche sull'importanza del restare umani, sugli affetti che ci legano.

 

A margine non può essere un caso se anche due degli altri giochi più "grossi" della generazione hanno riflettuto proprio su questo tema. Parlo di God of War e RDR2 (metto sotto spoiler per entrambi, visto che parlo dei rispettivi finali):

 

Arthur dice a John di non guardarsi indietro: John lo fa. Uccide Micah. E questo porta alla sua morte, quella di Zio e quella di Abigail, nonché al destino segnato di Jack come delinquente. Kratos spezza il collo di Baldr per bloccare l'escalation di violenza che da secoli porta i figli ad assassinare i padri, conscio che ne pagherà uno scotto.

 

Significa che gli autori, bene o male, avvertono che la nostra società è in un binario pericoloso e che una certa sensibilizzazione debba arrivare proprio dai videogiochi, per la loro componente identificativa.

 

Ci sarebbe da dire tanto. Però forse il gioco è tutto lì, in quel capitolo finale a Santa Barbara dove sei spinto al massacro, alla vendetta, altri umani massacrati, altri cani fatti a pezzi e tu non ce la fai più. Hai visto la prospettiva di Abby, e semplicemente non riesci ad andare avanti.

Forse sì, è davvero questo.

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Finito anche io.

 

Il gioco è un capolavoro e riprende tantissimi temi del primo Red Dead Redemption.

Il problema è di filtro, perché se RDR ti lascia credere che possa esserci una sorta di onore nella morte, un percorso, The Last of Us ti fa capire che è un attimo e basta. Poi c'è ciò che accade dopo, i comportamenti degli altri, le conseguenze e le responsabilità. Ma la vita è tutto ciò che abbiamo e spenderla non nel ricordo, ma nella rabbia, cercando di togliere la vita agli altri è una idiozia senza fine. Non c'è soddisfazione nel prendere, ma nel dare. Il combattimento finale è un colpo al cuore, Ellie e Abby sono due carcasse divorate da quella follia che avevano intrapreso, le loro scelte di vita le hanno portate a perdere tutto e per cosa?

La parte più bella è proprio quando Abby - dopo un ribaltamento di fronte spettacolare e che rimarrà nella storia di questo medium - finalmente rivede il padre in sala operatoria: non nel momento in cui ha ucciso Joel, ma dopo aver salvato Lev e Yara. Quella è la serenità. Quello è l'unico sacrificio che ha senso.

Non è un gioco solo sul ciclo della violenza ma anche sull'importanza del restare umani, sugli affetti che ci legano.

 

A margine non può essere un caso se anche due degli altri giochi più "grossi" della generazione hanno riflettuto proprio su questo tema. Parlo di God of War e RDR2 (metto sotto spoiler per entrambi, visto che parlo dei rispettivi finali):

 

Arthur dice a John di non guardarsi indietro: John lo fa. Uccide Micah. E questo porta alla sua morte, quella di Zio e quella di Abigail, nonché al destino segnato di Jack come delinquente. Kratos spezza il collo di Baldr per bloccare l'escalation di violenza che da secoli porta i figli ad assassinare i padri, conscio che ne pagherà uno scotto.

 

Significa che gli autori, bene o male, avvertono che la nostra società è in un binario pericoloso e che una certa sensibilizzazione debba arrivare proprio dai videogiochi, per la loro componente identificativa.

 

Ci sarebbe da dire tanto. Però forse il gioco è tutto lì, in quel capitolo finale a Santa Barbara dove sei spinto al massacro, alla vendetta, altri umani massacrati, altri cani fatti a pezzi e tu non ce la fai più. Hai visto la prospettiva di Abby, e semplicemente non riesci ad andare avanti.

Forse sì, è davvero questo.

Non posso che condividere totalmente tutto quello che hai detto.

 

E non sto piangendo. Tu stai piangendo. T_T

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Ospite Utente cancellato 260
Non posso che condividere totalmente tutto quello che hai detto.

 

E non sto piangendo. Tu stai piangendo. T_T

Cazz e dimenticavo, quanti giochi di simmetrie: Abby che si scaglia contro i suoi WLF per Lev (cosa che potrebbe portare a nuove conseguenze e nuove vendette), parallelismo evidente con Ellie e Joel. Abby che nell'acquario parla con Owen del padre e di quanto gli sarebbe piaciuto il posto, e tu pensi quanto le era stato tolto e che mai avrebbe potuto vivere una giornata al museo naturale come quella che hanno avuto Ellie e Joel. Abby che non si lascia trasportare da Owen perché completamente ossessionata dalla questione della vendetta, a tal punto da allenarsi senza sosta e perdendosi per strada anche il sentimento positivo dell'amore. Ellie che va nello spazio con il papà vicino e ti si stringe il cuore perché sai che tutte quelle aspirazioni e desideri finiranno nella violenza insensata.

Ora vado a piangere veramente nel cesso.

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